Intercity Napoli-Trieste.
Per prendere questo treno bisogno essere un po' masochisti, o disperati. Io sono una dei disperati.
Ho la prenotazione per il posto a sedere, ma un uomo profondamente addormentato ha i piedi su quello che dovrebbe essere il mio sedile. Guardo i suoi calzini e decido di non svegliarlo e cercarmi un altro posto.
Trovo uno scompartimento vuoto ed entro. Nell'aria l'odore acre e pungente dei sedili che hanno assorbito gli umori di un'intera umanità . Per terra briciole, fazzoletti di carta usati, una lattina.
Tutto sommato non è male, mi ricorda un viaggio in Africa fatto molto tempo fa.
Mi siedo e cerco di capire che cibo è stato usato per decorare il finestrino. Sembrerebbe maionese, ma non ne sono sicura.
Apro il laptotp e comincio a scrivere, non c'è una presa per la corrente e ho poca batteria, ma scrivere mi distrae dall'odore che sta provocando la nausea, e anche dalla sensazione che il sedile sul quale sono seduta nasconda tra le macchie chissà quali parassiti.
Giro lo sguardo e un'etichetta cattura il mio sguardo, è quella del rivestimento del sedile, dice "Antibatterico, antimacchia".
Ah, ecco adesso mi sento molto più tranquilla, la pulizia è certificata!
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